Mercatino di Natale…anche quest’anno!

Per tre settimane durante tutto il mese di dicembre, un piccolo locale nel centro di Galatina è stata la sede del nostro mercatino natalizio.  Provo un bel senso di soddisfazione nel dire la parola nostro: dell’associazione Egerthe!  di cui faccio parte, di tutte le persone che, ognuna in modo diverso, hanno dato il proprio contributo per renderlo possibile… insomma fatto da noi.

Non c’è dubbio che la crisi anche quest’anno si sia fatta sentire: anche per questo non ce la siamo sentita di mettere in vendita prodotti a prezzi molto alti, ma non abbiamo rinunciato a fare ugualmente quest’esperienza convinti che anche una sola goccia in più diventa indispensabile all’oceano se unita alle risorse che noi stessi siamo personalmente disposti a mettere in campo.

Sono stati momenti di comunione tra noi, momenti che dimostrano quanto l’unione fa la forza: le nostre domeniche le abbiamo trascorse addobbando la saletta o aiutandoci a vicenda a preparare materiale e poi aspettando sulla soglia e invitando i passanti ad entrare, battendo i piedi per far cantare il nostro babbo natale, misteriosa attrattiva per i più piccoli.

Invitare i passanti ad entrare anche solo per vedere le belle e resistenti borse realizzate a mano, le cadde cadde, la pasta fatta in casa (orecchiette e minchiareddri,maccheroni,sagna ‘ncannulata), i dolcetti, le scarpette da notte in lana per bimbo e verificare, stupiti che quasi sempre lo sguardo della gente è stato un guardare attento, curioso e generoso… Invitare le persone ad entrare e parlare di noi e di quello che cerchiamo di fare, di quelli che sono i nostri progetti per i quali servono sì certamente anche i soldi,  ma per i quali  ci vogliono soprattutto le persone… invitare per stare insieme e per scambiare semplicemente quattro chiacchiere e un augurio di Buon Natale… Credo che sia davvero bello fare cose come queste che sono impegno verso gli altri, vicini e lontani ma anche impegno tra noi.  Il fatto che esistiamo e ci siamo va oltre anche la stessa percezione di inadeguatezza che ti prende quando per tutta una mattina nessun passante è entrato ad acquistare e fai l’esperienza della precarietà e del “no, grazie non mi interessa”: è allora che spingi la marcia sulla  fiducia e  manteni la porta aperta ancora un pò, è allora che ricominci ad  andare incontro  alla gente per  sostenersi reciprocamente.

Benigni presentando in tv uno dei comandamenti ha detto che l’eternità è oggi, nelle cose che facciamo ora nel vivere presente e che, facendo insieme, diventano seme carico di speranza: al tramonto della vita saremo giudicati sull’amore che avremo donato anche solo per fare insieme un mercatino di Natale ….o sull’amore che metteremo in tutto quello che faremo a partire da esso.

Buone feste e arrivederci al prossimo anno!

 Giusy Colazzo  -  Egerthe! Galatina