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Il nostro logo

Il simbolo della nostra associazione rappresenta un girasole,  particolare tratto dalla “Croce gloriosa”,  un’opera su legno donataci dall’artista Miriam Duque,  di origini brasiliane ma che vive ad Ostuni.  Di seguito,  la presentazione dell’opera complessiva,  scritta dalla stessa Miriam,  che ci aiuta anche con le sue parole ad entrare nello spirito della nostra associazione:

“La Croce Gloriosa ha una voce propria,  è  personale,  entra in relazione diretta con ciò  che è  primitivo in ognuno di noi,  esisteva già  nei pensieri di Dio!  Voce che grida Gesù  è  Risorto!  È  nata da un desiderio di fra Ettore che mi ha annunciato questa verità:  Cristo è  vivo oggi!  Darle forma per me è  stata una grazia… Dio ci lavora poi e ci adopera per dei fini che ci superano!

La croce nasce nell’acqua,  origine della vita;  l’acqua che ci rende creature nuove,  fluida e trasparente,  si incontra con la compatta e bruna,  polverosa.  Insieme,  formano un impasto,  fango o humus,  che si può  plasmare da cui ogni pianta prende ciò  di cui necessita per realizzare le proprie fattezze,  una palude fertile che nutre ogni vegetazione.

In acqua sboccia la Vitòria regia,  ninfea brasiliana,  dalle radici lunghe,  con foglie molto larghe e robuste al punto da poter traghettare un bambino,  attraverso acque profonde,  proprio come Mosè…

La Calla e l’Iris così  diverse si nutrono nello stesso suolo per essere ciò  che sono.  Entrambe erette e ben radicate.  La prima,  elegante e semplice,  la seconda esuberante e aggrovigliata,  le creature.

Il bambù,  il Padre,  leggero,  forte e robusto,  infonde sicurezza e sostiene il Girasole,  un fiore che in questo habitat non può  sopravvivere.  Per me è  il Cristo che stende le sue braccia sulla croce,  accettando di rimanere in un ambiente ostile in cui sparge il suo sangue:  la Bouganville,  pianta resistente piena di vita che accetta la sofferenza,  la morte,  dolore che si aggrappa alla vita,  esplosione d’amore.

Intravediamo altri girasoli in un campo sconfinato,  i suoi santi,  e l’umanità  redenta che incontra il cielo.

Un arrampicante,  il Cipò,  le sue radici aeree si prolungano fino ad incontrare la terra e poi rinascono dando vita in continuazione,  come lo Spirito,  regge il peso dell’uomo senza spezzarsi.  In alto il Cielo che esprime l’etereo,  l’incontro atteso con l’eterno e le nuvole,  acqua che torna alla terra,  come le grazie.

Sull’altro Verso della Croce,  dove non ci si attende di trovare niente è  invece il tronco della Bouganville e lo stelo del Girasole…l’Amore infinito,  quando non è compreso.

Gesù è veramente Risorto. “ (M.D.)